Tutto è iniziato nel...

Marzo 2017 - In seguito alle prime risposte del biomonitoraggio, le mamme iniziano a prendere coscienza della pericolosità e della gravità della contaminazione.

I primi risultati dello screening effettuato sui giovani tra i 14 e i 29 anni vanno oltre le peggiori aspettative: i valori di questi ragazzi superano di 30-40 volte quelli della popolazione non esposta (tra 1,5 e 8 ng/ml). Ragazzi di 14-15 anni con valori di 80, 120, 350 ng/ml di PFAS nel sangue... A questo punto, 4 mamme, amiche da molto tempo, iniziano a preoccuparsi di tali risultati e, tramite contatti scolastici, parrocchiali e di altro genere, in pochi giorni si ritrovano ad essere in centinaia e formano il Gruppo Mamme NO PFAS.

La Commissione Parlamentare di inchiesta 

12 maggio 2017 - A Lonigo, le mamme partecipano ad una serata infuocata organizzata dal Coordinamento Acqua Libera dai PFAS e da Legambiente dal titolo IN NOME DEL POPOLO INQUINATO. La verità sui PFAS. In quella serata vengono presentati in anteprima i corposi contenuti della Relazione sull’inquinamento da PFAS in Veneto della Commissione Parlamentare di inchiesta sugli ecoreati. A presentarli è la senatrice Laura Puppato in qualità di membro della Commissione che ci mette davanti, in maniera inequivocabile, una realtà durissima fatta di anni di omertà e consapevolezza di inquinare. La rabbia delle mamme diventa incontenibile, la serata segna una svolta.

La Marcia dei Pfiori

14 maggio 2017 - Le Mamme NO PFAS sono davanti alla Miteni e partecipano alla Marcia dei Pfiori a difesa dell’acqua, del territorio e dei suoi abitanti. La marcia è organizzata dalle associazioni NO PFAS già presenti sul territorio e conta circa 2.000 partecipanti.

Le Mamme NO PFAS bussano a tutte le porte

Dopo la Marcia dei Pfiori iniziamo una lotta che ci porta a chiedere incontri con le tutte le Istituzioni. Niente e nessuno ci spaventa, c’è in gioco la salute dei nostri figli! In pochi mesi siamo in 1.500 e si aggiungono mamme e genitori delle province di Padova e Verona.

Iniziamo a pressare i Sindaci al fine di avere acqua sicura nelle scuole e per la preparazione dei cibi nelle mense scolastiche. La vita nelle nostre famiglie cambia drasticamente: per la preparazione dei cibi iniziamo ad usare l’acqua in bottiglia perché non ci fidiamo più dell’“acqua del Sindaco”. 

Incontriamo tutte le Istituzioni per cercare insieme di comprendere e risolvere il problema. Dai Sindaci, ai vertici Ulss e della Regione, da Coldiretti a Confagricoltura, dalla Provincia di Vicenza all’Arpav, dai periti chimici ai medici, dai parroci fino ai vescovi, trovando l’appoggio anche del Santo Padre. Oltre 120 incontri fatti in 18 mesi. Gli unici a non volerci incontrare sono i dirigenti di Confindustria.

La relazione del NOE di Treviso

13 giugno 2017 - Nuovi elementi e approfondimento sul grave inquinamento da PFAS. La novità contenuta nella Relazione del NOE di Treviso è che Miteni, nella vecchia composizione sociale che faceva capo alla Mitsubishi Corporation, era a conoscenza dell’inquinamento del terreno e della falda nel suo sito. Questo risulta infatti dalle relazioni delle indagini ambientali commissionate nel 1990 alla società Ecodeco di Giussago, e successivamente, tra il 1996 e il 2009, alla Erm Italia Spa, società di consulenza leader a livello internazionale nel settore ambientale.

Il 6 luglio 2017 una delegazione di Mamme NO PFAS si reca a Treviso, nella sede del NOE e subito dopo si organizza una prima manifestazione davanti alla Procura di Vicenza.

Le raccomandate inviate alla Miteni

25 agosto 2017 - Vengono inviate 302 raccomandate alla Miteni di Trissino, allegando le analisi dei figli, dei pozzi privati e anche solo per denunciare il patema d’animo che la popolazione sta subendo a causa della loro condotta.

Primo incontro in Regione Veneto

6 settembre 2017 - Le Mamme NO PFAS incontrano il governatore Luca Zaia, gli assessori regionali e il dott. Domenico Mantoan, assessore alla sanità della Regione Veneto. Portano le analisi dei loro figli. Non sentendoci sicure con i soli filtri installati nel 2013, chiediamo che vengano rivisti i limiti per i PFAS in maniera stringente, altrimenti pretenderemo la fornitura di acqua pulita con le autobotti.

Incontro pubblico a Montagnana

11 settembre 2017 - "Pfas: il veleno invisibile".                                      Sala gremita all' incontro di approfondimento sul tema della contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche promosso dal comitato dei genitori montagnanesi. Alla conferenza, sono intervenuti il dottor Gianni Fazio, medico dell’Isde, l’avvocato Edoardo Bortolotto, di Medicina democratica Onlus, e il dottor Francesco Basso, ex ispettore dell’Arpav ed esperto in siti inquinati

La Commissione Parlamentare di Inchiesta

14 settembre 2017 - Le Mamme NO PFAS e i cittadini dei vari gruppi NO PFAS vengono invitati ufficialmente in Prefettura a Vicenza dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sugli ecoreati da PFAS e la nostra testimonianza viene ascoltata e verbalizzata agli atti.

26 settembre 2017 - La Regione Veneto abbassa i limiti di PFAS consentiti nell'acqua potabile a 390 ng/L.

Incontro pubblico con il Dott. Vincenzo Cordiano

14 settembre 2017, Lonigo. Sala strapiena per il medico ISDE che già dal 2006 lanciò l’allarme PFAS vedendo, tra i suoi pazienti abitanti nella zona rossa, troppe patologie sospette. Un medico osteggiato dalle Istituzioni per la verità scomoda che racconta. Suo lo studio importantissimo condotto in collaborazione con Enea ISDE sull’incidenza della mortalità dal 1981 al 2000 nelle zone contaminate. Seguiranno numerosi suoi incontri nei vari Comuni.

Incontro pubblico con il Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol

15 settembre 2017, Lonigo. Serata emozionante che vede il Vescovo schierarsi completamente dalla parte delle Mamme NO PFAS, prendendo in carico una serie di richieste che esaudirà, tra cui presenziare alla grande manifestazione di Lonigo portando la sua benedizione. Verrà letta insieme la preghiera per l’acqua pulita scritta da una nonna NO PFAS.

A dicembre Papa Francesco ci scrive una lettera per farci sentire il suo sostegno ed appoggio nella lotta in difesa della salute dei nostri figli.

Incontro con l’Avv. Robert Bilott

1 ottobre 2017 - I diversi gruppi NO PFAS del Veneto ospitano al Teatro Comunale di Lonigo l’avvocato americano Robert Bilott che ha combattuto e vinto contro la DuPont, il colosso chimico che ha sversato nel fiume Ohio ingenti quantità di PFAS. I cittadini americani, sono stati risarciti e l’azienda ha provveduto ad installare filtri per l’acquedotto. La DuPont ha inoltre dovuto garantire a proprie spese la sorveglianza sanitaria sui cittadini inquinati.

La grande manifestazione

8 ottobre 2017, Lonigo - 11.000 persone presenti. Con la manifestazione otteniamo che la Regione Veneto abbassi i limiti di PFAS nelle acque potabili di tutta la Regione. In particolare per la “zona rossa” vengono portati allo zero tecnico (sotto i 5ng/l il valore non è quantificabile). Vengono potenziati i filtri installati nel 2013 e cambiati ogni 40 giorni per garantire il risultato promesso.

Primo incontro al Ministero dell'Ambiente con il Ministro Gian Luca Galletti

25 ottobre 2017, Roma - I genitori NO PFAS chiedono spiegazioni sui progetti per le nuove fonti perché da mesi c’è un rimpallo continuo tra Stato e Regione Veneto. La Regione sostiene che non ci sono gli 80 milioni di euro promessi, lo Stato lamenta che non ci sono i progetti per poter decretare gli 80 milioni. Pretendiamo chiarimenti e smuoviamo la situazione.

Manifestazione a Venezia

6 dicembre 2017, Venezia, Palazzo Ferro Fini - Greenpeace e i gruppi e le associazioni NO PFAS pretendono la bonifica del territorio e interventi verso la Miteni che continua a produrre PFAS a catena corta.

Il Ministero della Sanità blocca la plasmaferesi

15 dicembre 2017 - Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in seguito ad un’interrogazione, blocca le pratiche di plasmaferesi e di scambio plasmatico che erano state messe in atto dalla Regione Veneto nel tentativo di abbassare il livello di PFAS nel sangue delle persone maggiormente contaminate. Tali pratiche erano state approvate dalla Regione Veneto nel luglio 2017. Circa un centinaio di ragazzi, anche minorenni, hanno aderito in maniera volontaria alla rimozione dei PFAS con questi metodi.

La Commisione Regionale di Inchiesta sui PFAS

Nel dicembre 2017 i comitati NO PFAS e le Mamme NO PFAS vengono convocate ufficialmente a Venezia dalla Commissione Regionale, presieduta da Manuel Brusco, che è stata istituita appositamente dalla Regione Veneto il 29 agosto 2017.

Miteni fa ricorso al TAR

18 gennaio 2018 - Miteni fa ricorso al TAR chiedendo ben 100 milioni di euro per i danni di mancati guadagni che potrebbe subire a causa del “caso PFAS”: chi inquina chiede i soldi ai danneggiati. La nostra indignazione è grandissima e segue subito una nostra manifestazione davanti alla Miteni.

Incontro congiunto con Ministero dell'Ambiente e Regione Veneto

6 febbraio 2018, Roma - Le Mamme NO PFAS, sono riuscite ad ottenere un incontro congiunto per mettere a confronto le parti. Tre mamme, un papà e l’avv. Edoardo Bortolotto incontrano una quindicina di tecnici. È una svolta importantissima per noi! Ci viene annunciato lo sblocco degli 80 milioni di euro perché finalmente i progetti definitivi per le nuove fonti sono stati presentati, e avremo le fonti pulite. Ci viene promesso che verrà decretato lo Stato di Emergenza prima della fine della legislatura che, tramite la nomina di un Commissario straordinario, ci consentirà di avere le fonti pulite in metà tempo rispetto ai tempi normali.

Manifestazione davanti alla Procura di Vicenza

24 febbraio 2018 - Mamme NO PFAS e le associazioni NO PFAS del Veneto con Greenpeace, chiedono giustizia alla Procura. Le Mamme tornano in Procura il 24 aprile 2018 e incontrano il Procuratore capo Antonino Cappelleri.

Il premio Donne, pace e ambiente

6 marzo 2018, Roma - Le Mamme NO PFAS ricevono il premio ACQUA Wangari Maathai, consegnato dall’Associazione A Sud Onlus, che ogni anno premia 4 movimenti ambientalisti che vedono le donne protagoniste. Facciamo visita anche alla sede di Greenpeace che lavora al nostro fianco nella lotta contro i PFAS.

Lo stato di emergenza

21 marzo 2018, Roma - Il Consiglio dei Ministri delibera la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) nelle falde idriche e nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova. 

Le Mamme NO PFAS chiedono risposte alla provincia di Vicenza

26 marzo 2018 - Incontriamo il dott. Filippo Squarcina e il dott. Angelo Macchia che, trovandosi ai vertici provinciali, hanno la facoltà di autorizzare o revocare l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) di Miteni. La decisione è in carico alla Conferenza dei Servizi che comprende la Regione Veneto, la Provincia di Vicenza e il Comune di Trissino. La pressione sulla Provincia di Vicenza continua con altri 2 incontri ad agosto e ottobre, anche con il Consigliere Delegato all’Ambiente e Sindaco di Chiampo dott. Matteo Macilotti. L’11 aprile 2018 incontriamo anche il Sindaco di Trissino Davide Faccio.

Incontro con il Vescovo di Padova Monsignor Claudio Cipolla

3 aprile 2018 -  Il vescovo di Padova é protagonista del dibattito dal titolo “L’inquinamento da Pfas tra etica, scienza e fede”, tenutosi al teatro Bellini di Montagnana.  In tale occasione si sottolinea come la Chiesa diocesana si inserisca nel solco dell’attenzione al territorio e alle problematiche concrete delle persone. Inoltre viene espressa massima  condivisione e attenzione alla problematica specifica che colpisce la zona di Montagnana, riguardante un bene primario come l’acqua, che tocca tutti, soprattutto i più piccoli». 

Difendiamo Madre Terra dai crimini ambientali

22 aprile 2018, Trissino - I gruppi NO PFAS del Veneto, accerchiano simbolicamente l’azienda Miteni. Una giornata ricca di laboratori artistici, adatta alle famiglie e soprattutto ai bambini. L’obiettivo è educare e prendere consapevolezza che quello che ci è stato negato, l’ACQUA, è il bene primario, preziosissimo e insostituibile. Partecipano circa 5.000 persone. Don Albino Bizzotto, dei Beati Costruttori di Pace, celebra la Santa Messa e l’artista israeliana Yael Deckelbaum canta con tutti noi.

Il concordato di continuità

16 maggio 2018 - Miteni presenta domanda di concordato di continuità al Tribunale di Vicenza. Le Mamme NO PFAS e le associazioni NO PFAS del Veneto chiedono la chiusura dell’azienza perché, per effettuare la bonifica, occorre smantellare gli impianti per togliere il materiale tossico molto probabilmente presente sotto ad essi. Le Mamme NO PFAS e gli altri comitati e associazioni, prevedendo un possibile fallimento dell’azienda, ne chiedono il sequestro preventivo. Abbiamo urlato a gran voce che Miteni venisse sequestrata, molto tempo prima che dichiarasse il fallimento. Abbiamo chiesto la confisca dei beni della società proprietaria, la multinazionale ICIG, ma non siamo state ascoltate.

La zona rossa viene allargata e i bambini rientrano nello screening

21 Maggio 2018 - I Comuni dichiarati contaminati e monitorati passano da 21 a 30. Dopo le nostre ripetute richieste, la Regione Veneto ha inserito nel programma di screening anche i bambini. I filtri vengono ulteriormente potenziati in attesa di fonti pulite.

La nomina del Commissario

28 maggio 2018 - il dott. Nicola Dell’Acqua viene nominato Commissario Straordinario per l’Emergenza Pfas. Con lui abbiamo avuto numerosi incontri di aggiornamento sulle nuove fonti di approvigionamento e sui controlli di Arpav.

Le Mamme NO PFAS ritornano in Regione

6 giugno 2018, Venezia - Un bel gruppo di mamme e papà, accompagnato dalla dott.ssa Elisa Dalla Benetta, incontra gli assessori e i dirigenti regionali. Sono presenti il dott. Nicola Dell’Acqua, Commissario Straordinario per l’emergenza PFAS, e la dott.ssa Francesca Russo, Direttore Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria, che segue lo screening PFAS e la questione alimenti.

Le Mamme NO PFAS al Parlamento Europeo

19 giugno 2018, Bruxelles - Partiamo in 35 – mamme e papà – per incontrare personalmente i parlamentari europei in una conferenza stampa organizzata dal gruppo GUE/NGL, al fine di sensibilizzare il Parlamento Europeo sulle conseguenze della contaminazione da PFAS. Incontriamo i parlamentari della Commissione Ambiente per mettere a conoscenza l’Europa della situazione dei cittadini in Veneto e per scongiurare che, quanto accaduto a noi, non abbia a verificarsi ad altri. Abbiamo ribadito che le Leggi ci sono a partire dalla 2000/60/CE (Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea del 22.12.2000) e successive modifiche.

Un nuovo inquinante: il GenX

A luglio 2018 si viene a sapere che il Ministero delle infrastrutture Olandese a marzo 2018 ha informato la Regione Veneto di un flusso di rifiuti verso la ditta Miteni che deve estrarre da essi il GenX (Pfas di nuova generazione), mai lavorato da Miteni prima del 2009. Arpav lo cerca e lo trova nella falda a valle di Miteni, fino a 2,5 km di distanza. L’azienda è stata autorizzata dalla Regione Veneto alla sua lavorazione ma non certo alla fuoriuscita di questo composto dai suoi impianti. Questo è un momento di svolta perché dimostra che l’inquinamento è attualmente in corso

Il 6 luglio 2018 organizziamo immediatamente un sit-in davanti alla Procura di Vicenza e chiediamo giustizia subito e blocco immediato della Miteni.

La multa a Miteni

23 luglio 2018 - Il Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dei Carabinieri di Treviso, multa il dr. Davide Drusian, delegato da Miteni S.p.A. in materia di sicurezza, ambiente e igiene del lavoro, con un’ammenda pari a 3,634 Milioni di euro «per l’omessa comunicazione agli enti preposti di un evento lesivo che costituiva un pericolo per la salute umana e per l’ambiente». 

Un altro nuovo inquinante... il C6O4

3 agosto 2018 - Nella falda viene trovato un nuovo inquinante, il C6O4, e si attua il blocco degli impianti da parte della Provincia di Vicenza, a dimostrazione di una falla negli stessi.

Le diffide della Provincia verso Miteni

Tra luglio e settembre 2018 Miteni riceve ben 4 diffide da parte della Provincia di Vicenza perché Arpav ha rilevato la presenza di GenX (trattato in Italia solo da Miteni con l’autorizzazione della Regione Veneto) e di C6O4 nella falda, e per altre irregolarità ed incidenti avvenuti all’interno dell’azienda.

5 giorni e 4 notti di presidio davanti alla Procura di Vicenza

Dal 24 al 28 agosto 2018 - Siamo presenti, giorno e notte, davanti alla Procura di Vicenza. Partecipano tutte le associazioni no pfas.

Chiediamo:

        • condanna dell’azienda Miteni;

• bonifica immediata del sito;

• risarcimento danni;

• sequestro della Miteni subito.

Temiamo che dichiari fallimento e che rimanga impunita lasciando la bonifica a carico della collettività.

Incontro col Ministro dell’Ambiente Sergio Costa

11 settembre 2018, Roma - Le varie associazioni NO PFAS venete incontrano il neo eletto Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. L’evento è organizzato dal Movimento 5 Stelle e partecipano anche due Mamme NO PFAS.

Il primo progetto

12 settembre 2018 - Viene approvato dalla Regione Veneto il primo progetto per le nuove fonti di approvvigionamento. Dai giornali apprendiamo che i lavori inizieranno ad aprile 2019.

Forti con i deboli

27 settembre 2018 - Conferenza stampa davanti alla Procura di Vicenza per solidarietà a 5 attivisti NO PFAS che hanno ricevuto avviso di garanzia per aver manifestato di fronte a Miteni con mancato preavviso.

Le Mamme NO PFAS a Strasburgo

22-23 ottobre 2018 - Due mamme e tre papà, accompagnati dalla dott.ssa Elisa Dalla Benetta, medico di famiglia di Zimella (VR) si recano alla sede del Parlamento Europeo di Strasburgo. L’incontro si svolge alla presenza di tutto il gruppo parlamentare GUE/NGL. L’obiettivo è aggiornare i parlamentari europei sul disastro ambientale in corso e invitarli a portare i limiti attuali per i PFAS a ZERO. Abbiamo espresso la nostra preoccupazione sul testo della rifusione della Direttiva Europea concernente la qualità dell’acqua destinata al consumo umano che non tutela le falde acquifere e, di conseguenza, tutto il ciclo dell’acqua. Tale normativa non protegge i cittadini europei e ciò che è accaduto qui in Veneto si presenta come un rischio per tutti.

Miteni dichiara fallimento

26 ottobre 2018 - Miteni delibera il deposito dell’istanza di fallimento e la nostra preoccupazione è che la bonifica venga messa interamente in carico ai cittadini.

Fallimento concesso

9 novembre 2018 - I nostri timori sono oggi realtà. Attendiamo che la Procura di Vicenza si pronunci con la conclusione delle indagini preliminari e che riesca a colpire i beni di chi ha causato questo disastro ambientale, portando finalmente una ventata di giustizia contro questo modo di fare industria, perché il prezzo che stiamo pagando, sia in termini di salute che di costi, è davvero elevatissimo. La nostra solidarietà va anche ai lavoratori di Miteni che, oltre ad aver perso il lavoro, hanno il sangue più inquinato da Pfas al mondo.

Lo studio del Prof. Foresta

16 novembre 2018 - Il Prof. Carlo Foresta, endocrinologo dell’Università di Padova, in collaborazione con il Dr. Andrea Di Nisio e il Dipartimento di Biochimica della S. Louis University, rende noti i risultati di uno studio condotto dal gruppo di ricerca dell'Unità operativa di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell'Università di Padova: i PFAS sono prodotti chimici simili agli acidi grassi; questo fa sì che l’organismo non li veda e quindi rimangono nel corpo umano molto a lungo. Si legano alla cellula posizionandosi sui recettori del testosterone e prendendone il posto. 

Causano molteplici problemi, sopratutto ai maschi:

> riducono del 40% l’attività del testosterone aumentando i problemi legati all’infertilità (riduzione del liquido seminale, della grandezza del pene e dei testicoli);

>  creano effetti negativi sullo sviluppo embrionale e nell’adolescenza.

Questo studio, eseguito su un campione di oltre 200 giovani esposti a PFAS residenti nella zona più contaminata del Veneto (zona rossa), è stato pubblicato nella rivista di endocrinologia più importante a livello internazionale The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ed è considerato il primo studio a livello mondiale che dimostra uno dei meccanismi molecolari con cui i PFAS provocano alterazioni nell'organismo umano.

La nomina dell'avvocato difensore

Dicembre 2018 - Le Mamme NO PFAS nominano l'avv. Matteo Ceruti del foro di Rovigo come difensore di parte offesa nel procedimento contro la ditta Miteni. 


Conferenza stampa con il Ministro Costa

10 gennaio 2019, Roma - Le Mamme NO PFAS incontrano il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa. In conferenza stampa alla Camera dei Deputati presentano un video appello inviato ai Ministri dell'Ambiente dei Paesi Membri dell'Unione Europea, con il quale chiedono che vengano fissati limiti zero per i PFAS nell'acqua destinata la consumo umano. Chiedono che lo Stato fissi limiti di legge a livello nazionale.

YouTube: RECAST DIRECTIVE QUALITY OF WATER, IL VIDEO DELLE MAMME NO PFAS

Chiusura delle indagini preliminari 

14 gennaio 2019 - La Procura di Vicenza chiude le indagini preliminari del primo filone di inchiesta sull’inquinamento da Pfas, con il rinvio a giudizio di quattro giapponesi, ex manager di Mitsubishi, quattro manager riferibili ad Icig e altri cinque tra ex manager e ex funzionari di Miteni, per avvelenamento delle acque e disastro innominato.

Rimangono aperte le indagini per altri due filoni d'inchiesta: uno sulla contaminazione da GenX e l'altro su presunte contotte omissive di alcuni funzionari della Regione Veneto e agenzie collegate, come denunciato da Greenpeace.

31 gennaio 2019 - L'Ispra, incaricata dal Ministero dell'Ambiente, quantifica il danno ambientale dei Pfas in 136,8 milioni di euro nelle tre province di Vicenza, Verona e Padova. In questo modo il ministero si può costituire in giudizio per quella cifra tramite l'Avvocatura di Stato nel processo alla proprietà della Miteni di Trissino.

12 febbraio 2019 - La Regione Veneto chiede di essere ammessa al passivo del fallimento della Miteni Spa per un totale di 4,8 milioni di euro per una serie di spese sostenute a seguito dell’inquinamento da Pfas.

Studio sugli Esiti Materni e Neonatali

12 febbraio 2019 - La Regione Veneto conferma i dati del rapporto precedente, ossia un incremento di pre-eclampsia, diabete gravidico, di nati con basso peso alla nascita per età gestazionale (SGA), di anomalie congenite al sistema nervoso e di difetti congeniti al cuore nelle aree a maggiore esposizione a PFAS.


Nuova multa a Miteni

26 febbraio 2019 - Il Nucleo Operativo Ecologico (NOE) dei Carabinieri di Treviso, eleva una sanzione amministrativa di 400mila euro a carico di Miteni per l’omessa comunicazione agli enti preposti della contaminazione da GenX di cui era a conoscenza già dal 2017.

Un nuovo studio del Prof. Foresta

27 febbraio 2019 - Il Prof. Carlo Foresta rende noti i risultati di uno studio durato due anni: i PFAS interferiscono con il funzionamento del progesterone causando alterazioni del ciclo mestruale e della capacità dell’endometrio di accogliere l’embrione, inducendo alla poliabortività e alla nascita pre-termine.


Evento FIDAPA

16 marzo 2019 – Partecipiamo a Lonigo all’evento organizzato da FIDAPA (Federazione Italiana Arte, Professione, Affari) sezione di Lonigo distretto nordest: La donna parte attiva di obiettivi di sviluppo sostenibile. Insieme a noi altre donne autorevoli hanno portato la loro testimonianza.

Roma - Marcia per il clima

23 marzo 2019 – Manifestazione a Roma insieme a tutte le mamme d’Italia.


Greenpeace e cambiamenti climatici 

11 aprile 2019 - Non c'è più tempo, attivarsi è l'unica possibilità per attutire il colpon al nostro pianeta. Il dott. Alessandro Gianní, Direttore delle Campagne di Greenpeace Italia, attraverso studi, grafici e dati concreti, ci illustra la situazione drammatica del nostro Pianeta che in fin dei conti siamo noi  e non abbiamo un "piano B".

A fine serata presentiamo la pagina social Eco Mamma che ha lo scopo di sensibilizzare e informare i consumatori, dimostrando che tutti noi, nel quotidiano, possiamo fare la differenza facendo attenzione agli sprechi, riducendo l'uso i imballaggi e di plastica, utilizzando materiali e prodotti amici dell'ambiente.

L'appello alle Regioni italiane

15 aprile 2019 – Lanciamo un appello in occasione della Conferenza Stato-Regioni. Diffondiamo un video in cui diverse famiglie si rivolgono ai presidenti delle Regioni italiane affinché siano adottati limiti nazionali PFAS ZERO perché quello che è successo in Veneto non accada più a nessuno.

Primo Maggio 2019 a Taranto

1 maggio 2019 – Siamo a Taranto sul palco della Manifestazione per il Primo Maggio invitate dai comitati NO ILVA. Nasce ufficialmente la rete nazionale delle Mamme da Nord a Sud: ci spinge un forte desiderio di unirci facendo rete per difendere non solo i nostri territori dalle devastazioni ambientali, ma in particolare il bene più prezioso che sono i nostri figli.

Incontro pubblico con il Commissario Dell'Acqua

2 maggio 2019 – Al teatro comunale di Cologna Veneta (VR), serata con il Commissario straordinario per l’emergenza PFAS Nicola Dell’Acqua.

PFAS, quando le mamme si incazzano

7 maggio 2019 – Cinema Eliseo di Lonigo: anteprima assoluta di PFAS, QUANDO LE MAMME SI INCAZZANO, video inchiesta del giornalista Andrea Tomasi, in collaborazione con Wasabi Videomakers, sul nostro inquinamento. La presenza in sala del dott. Stopazzolo, Dirigente ULSS 8 e di 200 tra mamme e familiari preoccupati, dà vita ad un dibattito molto acceso. A questa proiezione ne seguiranno molte altre in Veneto, in Trentino, fino in Puglia.

Incontro INFO PFAS2 a Montagnana

24 maggio 2019 – Per il secondo anno viene organizzato un confronto tra medici di famiglia e pediatri per proseguire il dialogo e gli aggiornamenti con le ultime evidenze scientifiche sulle conseguenze dell'esposizione ai PFAS per la salute umana. Intervengono il dott. Francesco Bertola, Presidente ISDE Vicenza, il prof. Carlo Foresta, ricercatore endocrinologo presso l'univerità di Padova, la dott.ssa Elisa Dalla Benetta, medico di famiglia di Zimella (VR) che conclude la serata citando Leonardo da Vinci: «Chi non ama la vita non la merita».

Incontro con la Commissione ecomafie

27 maggio 2019 – Si torna a Roma accompagnate dal nostro avvocato Matteo Ceruti per incontrare l’on. Stefano Vignaroli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati. Siamo preoccupate per la messa in sicurezza del sito Miteni e consegnano della documentazione. Chiediamo che il dossier rimanga aperto e di essere ascoltate in formale audizione da tutta la Commissione.

Miteni all'asta

10 giugno 2019 – Scade il termine per l’asta di Miteni. La multinazionale chimica ICI Holding Italia, proprietaria di Miteni, fallita a novembre 2018, vorrebbe rientrare nel sito e avviare una nuova produzione dopo il disastro PFAS.  La società indiana Viva Life Sciences Private Limited si  aggiudica macchinari e brevetti presenti nell’industria di Trissino.


Tre importanti eventi in un solo giorno a Roma

19 giugno 2019 – Conferenza stampa nella redazione de Il Salvagente dove viene presentata la videoinchiesta PFAS, QUANDO LE MAMME SI INCAZZANO. Intervengono il giornalista e autore Andrea Tomasi, il direttore del Salvagente Riccardo Quintilli, il responsabile della Campagna inquinamento di Greenpeace Giuseppe Ungherese e la Mamma No Pfas Michela Zamboni.

Incontriamo Papa Francesco: un mare di gocce azzurre con la scritta 0%PFAS 100%HAPPY colora Piazza San Pietro. È un momento tanto atteso che viene vissuto con molta emozione e arriva dopo una corrispondenza epistolare iniziata nel 2017 quando Papa Francesco ci ha scritto: «Andate avanti con pazienza e perseveranza nel cercare le vie buone per la soluzione del problema». In piazza, al nostro fianco, anche il Vescovo della Diocesi di Vicenza Beniamino Pizziol, una rappresentanza delle Mamme da Nord a Sud e il leoniceno Danilo Schenato che consegna al Papa la Bandiera della Pace firmata nei mesi precedenti dagli abitanti di diversi comuni dell’area rossa veneta.

Consegniamo una lettera al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa per chiedere ancora una volta di fissare limiti nazionali per i PFAS. Chiediamo con forza alla politica una maggiore attenzione per prevenire e risolvere le cause che possono generare disastri ambientali.

L'ultimo saluto a Nadia Toffa

16 agosto 2019 – È un giorno triste: Nadia Toffa, la giornalista delle Iene che ha dedicato ben tre servizi al caso PFAS, ci ha lasciate. Abbiamo partecipato all’ultimo saluto per dimostrare la nostra immensa gratitudine per la passione e l’impegno con i quali ha lavorato al nostro fianco.

PFAS e osteoporosi

24 settembre 2019 – Il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Carlo Foresta e guidato dal dott. Di Nisio annuncia una nuova scoperta: i PFAS, interferendo con l’assorbimento della vitamina D, inducono maggior rischio di osteoporosi.

Audizione in Commissione ecomafie

15 ottobre 2019 – Una nostra rappresentanza viene ascoltata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.

Zaia chiede il commissariamento

18 ottobre 2019 – Pochi giorni prima della Grande manifestazione a Venezia, il governatore Zaia invia al premier Conte la richiesta di commissariamento del sito Miteni per poter procedere alla bonifica, chiedendone il finanziamento. La Regione Veneto parteciperà con 3 milioni di euro.

“Bonifica per la vita”: grande manifestazione a Venezia

20 ottobre 2019 – Oltre 500 persone sfilano dalla stazione ferroviaria fino a Piazza Madonna della Salute: chiediamo la bonifica del sito Miteni.  

I bambini partecipano ad una caccia al tesoro organizzata da Play the City e arrivati a Palazzo Ferro Fini, sede della Regione Veneto, lanciano aeroplanini di carta con scritti dei messaggi all’interno del cortile.

Le Giornate Ramazziniane

26 ottobre 2019 – La Mamma No Pfas Laura Facciolo, accompagnata da un’altra mamma partecipa alle Giornate Ramazziniane a Carpi di Modena invitata dal Prof. Philippe Grandjean, scienziato tra i massimi esperti di PFAS a livello mondiale. Incontrano anche la dott.ssa Linda Birnbaum, microbiologa statunitense ed ex direttrice del National Institute for Environmental Health Sciences e del National Toxicology Program. Viene presentata una sintesi degli studi scientifici pubblicati sulla contaminazione da PFAS in Veneto e suscita grande interessa da parte degli scienziati presenti provenienti da diversi Paesi.

PFAS alterano la fertilità

10 novembre 2019 – Il Prof. Foresta annuncia di aver scoperto il meccanismo messo in atto dai PFAS che altera la fertilità nella donna.

Finanziamento delle nuove fonti

11 novembre 2019 – Arrivano 23 milioni di euro dal Ministero dell’Ambiente che fanno a completare gli 80 milioni che ci erano stati promessi per nuovi approvvigionamenti da fonti d’acqua pulite.

Inizia il processo penale

11 novembre 2019 – Inizia il processo a carico di 13 ex-managers di Miteni. I reati contestati sono: disastro innominato e avvelenamento delle acque. Si costituiscono 210 parti civili tra cui quasi 100 cittadini con Mamme No Pfas e 41 ex dipendenti di Miteni. Fuori dal tribunale un grandissimo dispiegamento di forze dell’ordine.

Prima udienza preliminare

25 novembre 2019 – Udienza preliminare del procedimento penale a carico di 13 ex-managers di Miteni. I difensori degli imputati chiedono l’esclusione di diverse parti civili. Nessuna eccezione è stata sollevata nei confronti dei quasi 100 cittadini tra cui moltissime Mamme No Pfas e degli ex dipendenti di Miteni.

Solvay condannata

13 dicembre 2019 – La Solvay di Spinetta Marengo (AL) viene condannata in via definitiva per disastro ambientale da sostanze diverse dai PFAS. 

L'elezione nei Consorzi

15 dicembre 2019 – Si vota per il rinnovo dei Consorzi di bonifica. Viene eletto il primo cittadino libero nella storia dei consorzi.

Incontro con i vertici ARPAV

23 dicembre 2019 – Incontriamo i vertici di ARPAV Vicenza e della Regione Veneto. Chiediamo notizie sulla bonifica e la messa in sicurezza del sito Miteni. ICI3 deve presentare il progetto di bonifica entro la fine del 2019 e, se non verrà ritenuto valido, sarà la Regione Veneto a farsene carico. La barriera idraulica, allo stato attuale, non funziona.

Il modello 3D di ARPAV

30 dicembre 2019ARPAV rende noto uno studio su modello 3D per monitorare i movimenti della falda.

PFAS: problemi a colesterolo e tiroide

9 gennaio 2020 – La Regione Veneto diffonde i dati del Piano di sorveglianza sanitaria aggiornato a dicembre 2019: il 34% delle persone analizzate ha valori alterati di colesterolo, il 20% degli under30 ha problemi alla tiroide.

La position paper di ISDE

10 gennaio 2020 – Siamo presenti alla conferenza stampa alla Camera dei Deputati in cui il Dott. Cordiano presenta la position paper di ISDE sulla pericolosità dei PFAS avallata da studi internazionali.

Pfas e malattie cardiovascolari

24 gennaio 2020 – Il Prof. Foresta scopre il legame tra PFAS e problemi di coagulazione del sangue e quindi la correlazione con malattie cardiovascolari.

Sostegno al Comitato Stop Solvay

7 febbraio 2020 – Partecipiamo per la prima volta ad un’assemblea pubblica ad Alessandria, invitate dal Comitato Stop Solvay: il silenzio in Piemonte viene finalmente rotto.

Il film Cattive acque

20 febbraio 2020 – Esce in Italia il film Cattive Acque, che racconta la vicenda dell’avv. Robert Bilott (che abbiamo incontrato in Veneto nel 2017) che ha lottato e vinto contro il colosso chimico DuPont. Il legame con Miteni è stretto ed è per noi sconvolgente vedere come questa storia sia così simile a quello che stiamo vivendo. Pur trattandosi di un film con attori del calibro di Mark Ruffalo, Anne Hathaway, Tim Robbins, Victor Garber, la proiezione nelle sale è limitatissima e a bloccarne la visione nei giorni successivi è il lockdown nazionale.

Pozzi della barriera idraulica in avaria

14 aprile 2020ARPAV informa che alcuni pozzi della barriera idraulica di Miteni sono in avaria. In piena emergenza Covid facciamo uscire un comunicato stampa in cui denunciamo l'inefficacia della "messa in sicurezza" del sito Miteni e chiediamo di velocizzare l'avvio della bonifica.

Primo maggio a Taranto

1 maggio 2020 – Nonostante il covid anche quest’anno siamo presenti con un video messaggio alla manifestazione del Primo Maggio di Taranto.

Prof. Foresta in audizione alla Commissione ecomafie

27 maggio 2020 – Il Prof. Foresta viene ascoltato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati: i PFAS di nuova generazione sono più tossici dei precedenti, servono risposte alla popolazione e limiti all'intera classe di queste sostanze.

Riprendono le udienze del processo Miteni

8 giugno 2020 – Siamo presenti all’udienza preliminare del procedimento a carico degli ex-managers di Miteni e tramite i nostri avvocati chiediamo l’estensione delle richieste risarcitorie nei confronti del responsabile civile. In caso quindi di condanna degli imputati per i reati loro contestati, saranno chiamati a rispondere sul piano risarcitorio anche Mitsubishi, ICIG e Fallimento Miteni.

Solvay chiede l'ampliamento della produzione di C6O4

23 giugno 2020 – Partecipiamo, insieme a rappresentanti del Movimento No Pfas, al presidio davanti all’edificio in cui si sta svolgendo la Conferenza dei servizi ad Alessandria in Piemonte: Solvay ha chiesto l’ampliamento della produzione di C6O4. Insieme al Comitato Stop Solvay e con il sostegno della rete delle Mamme da Nord a Sud, chiediamo che l’ampliamento non venga concesso e che venga avviato un piano di biomonitoraggio della popolazione residente.

Solvay chiede l'ampliamento della produzione di cC6O4

28 luglio 2020 – Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un’intervista al Piccolo di Alessandria dichiara di voler fissare limiti nazionali per i PFAS allo zero laboratoriale.

Il Ministro Costa promette lo zero laboratoriale

28 luglio 2020 – Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa in un’intervista al Piccolo di Alessandria dichiara di voler fissare limiti nazionali per i PFAS allo zero laboratoriale.

Incontro con l'Ulss 8

7 settembre 2020 -  Incontriamo il Direttore Generale dell’ULSS 8 vicentina, dott. Pavesi e alcuni medici.

Efsa abbassa le TDI

18 settembre 2020 – Efsa stabilisce una nuova soglia di sicurezza: 4,4 ng di PFAS per chilo di peso corporeo alla settimana. I valori sono ancora troppo alti per noi ma per la prima volta oltre a PFOS e PFOA si considerano altre due molecole: PFNA e PFHxS (tutti PFAS a catena lunga).

Ampliamento concesso a Solvay

1 ottobre 2020 – In Piemonte, ad Alessandria, la Conferenza dei servizi concede l’ampliamento della produzione di C6O4 (PFAS a catena corta) a Solvay. Ancora una volta il Comitato Stop Solvay non viene ascoltato e la salute delle persone viene dopo gli interessi delle multinazionali.

Il Collegato Ambientale 2020 fissa limiti inaccettabili

6-7 ottobre 2020 – Siamo ancora una volta a Roma, davanti al Ministero dell’Ambiente per chiedere limiti nazionali a zero per i PFAS. Nella proposta del Collegato Ambientale 2020 vengono elencate in tabella solo 14 molecole, i limiti imposti sono elevatissimi e manca una sommatoria dei PFAS. Al nostro fianco anche il Comitato Stop Solvay del Piemonte. Veniamo ricevute da una delegazione ministeriale e portiamo a casa un appuntamento al Tavolo Tecnico fissato per il 29 ottobre.

Trovati PFAS negli spermatozoi

9 ottobre 2020 – Uno studio del Prof. Foresta dà evidenza scientifica alla fertilità compromessa delle nuove generazioni: circa il 20% dei PFAS presenti nel sangue è stato trovato nel liquido seminale, in particolare negli spermatozoi.

INAIL riconosce la malattia professionale ai lavoratori di Miteni

9 ottobre 2020 – Una svolta importante: l’INAIL di Vicenza riconosce la malattia professionale a due ex lavoratori di Miteni. Viene riconosciuta una menomazione dell’integrità psicofisica derivante dalla concentrazione sierica di PFOA e PFOS nel sangue.

Il giudice propone il maxi processo

12 ottobre 2020 – Siamo davanti al Tribunale di Vicenza per dar sostegno alla Procura. A seguito della conclusione di un altro filone di indagini, sta per partire un nuovo procedimento riguardante reati commessi dopo il 2013 e in particolare GenX, C6O4 e l’ipotesi di bancarotta fraudolenta da parte di Miteni. Il giudice Venditti vorrebbe riunirlo con quello già in corso per i reati commessi fino al 2013: avvelenamento delle acque e disastro innominato. I difensori degli imputati si oppongono e il giudice rinvia la decisione e l’udienza al 30 novembre.

Incontro con Assindustria

26 ottobre 2020 – Incontriamo per la prima volta Assindustria Centro Veneto a Padova.

Rinviato il tavolo tecnico

29 ottobre 2020 – Salta l’incontro al Tavolo tecnico presso il Ministero dell’Ambiente a Roma a causa del covid-19.

Udienza preliminare del processo Pfas

30 novembre 2020 – Si sono concluse da poco le indagini preliminare su un secondo filone d'inchiesta che riguarda i presunti reati commessi dopo il 2013: inquinamento delle acque con GenX e C6O4 e bancarotta fraudolenta.  La Procura ha chiesto al Gup di unire il nuovo procedimento con quello attualmente in corso che riguarda i reati antecedenti il 2013 di disastro innominato e avvelenamento delle acque. La decisione del Gup sulla riunione o meno dei due procedimenti è stata rinviata al 20 gennaio 2021. Noi eravamo comunque presenti in aula e davanti al tribunale per mantenere alta l'attenzione. In questa occasione siamo state intervistate da Rai Radio1 in diretta 

Tavolo tecnico con Ministero dell'Ambiente

21 gennaio 2021Partecipiamo in videoconferenza al Tavolo tecnico voluto dal Ministero dell’Ambiente per discutere con tutti gli stakeholder “misure urgenti per la riduzione dell’inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche da scarichi di acque reflue (PFAS)”. Per la prima volta il Ministero dell’Ambiente ha inserito LIMITI NAZIONALI per i PFAS nella proposta di Collegato Ambientale, ma per noi sono inaccettabili e soprattutto non giustificati da dati scientifici. Per questo abbiamo redatto, assieme al Comitato Stop Solvay, un documento contenente le nostre considerazioni e richieste, e inviato un documento di ISDE Vicenza che ci supporta.

Prima udienza preliminare processo GenX, C6O4 e bancarotta fraudolenta

25 Gennaio 2021Fissata per il 22 marzo alle ore 10 una nuova udienza durante la quale il giudice Roberto Venditti dovrebbe decidere sul maxi processo PFAS Miteni.

Si tratterebbe della riunione di due tronconi d’inchiesta: il primo per i reati commessi prima del 2013, ovvero disastro innominato e avvelenamento delle acque, che vede come imputati 13 ex manager di Miteni e chiama a rispondere anche Mitsubishi, ICIG e Miteni in fallimento; il secondo per i reati successivi al 2013 per inquinamento ambientale e bancarotta fraudolenta. Chiamati a rispondere come responsabili civili ICIG e Miteni in fallimento.

In ogni caso il 22 marzo ci sarà la discussione dei Pubblici Ministeri e delle parti civili che potrà durare fino al tardo pomeriggio. Successivamente, il 29 marzo sarà il momento della discussione dei difensori degli imputati.

Noi sempre presenti!

Udienza preliminare del processo Pfas

22 marzo 2021 - Nella Giornata Mondiale dedicata all'acqua, finalmente una buona notizia per tutti noi!!

Oggi presso il Tribunale di Vicenza il giudice Venditti ha deciso di riunire i due procedimenti della vicenda PFAS in Veneto, che vedono imputati i vertici di Miteni, in un maxiprocesso.

In aula si discute sulla forma, valutando il peso e il significato delle singole parole, ma la sostanza è molto semplice: nessuno può permettersi di avvelenare l'acqua, l'ambiente e i nostri figli.

PFAS negli alimenti: il TAR del Veneto dà ragione alle Mamme NO PFAS e a Greenpeace

9 aprile 2021 - La Regione Veneto dovrà fornire i dati completi relativi alla presenza di PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) negli alimenti. È quanto esprimono le due sentenze pubblicate nella giornata di ieri, 8 Aprile 2020, dal Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto che ha accolto i ricorsi presentati dalle Mamme NO PFAS e da Greenpeace, in seguito al diniego da parte delle autorità regionali.

STAFFETTA DELLE ACQUE INFRANTE 

25/26 aprile 2021 - Una staffetta organizzata da tutto il Movimento No PFAS parte domenica mattina 25 aprile da Cologna Veneta (VR) e, con varie tappe, raggiunge il Tribunale di Vicenza nel primo pomeriggio.

La manifestazione è organizzata a ridosso dell’udienza del 26 aprile che speriamo sia decisiva e faccia giungere alla partenza del maxi processo.

Tutto il Movimento No PFAS unito vuol lanciare un messaggio molto forte alla magistratura vicentina: le nostre TERRE sono state sfregiate, i nostri corpi e quelli dei nostri FIGLI sono stati violati dall’inquinamento da PFAS causato da Miteni: VOGLIAMO GIUSTIZIA!!!

PROCESSO PFAS: tutti rinviati a giudizio i 15 manager della MITENI

26 aprile 2021 - Oggi il Gup dott. Roberto Venditti si e' espresso rinviando a giudizio 15 persone tra dirigenti delle multinazionali Mitsubishi Corporation, I.C.I.G. ed ex manager della ditta Miteni di Trissino.

I reati contestati vanno dall'avvelenamento delle acque al disastro doloso all' inquinamento ambientale fino alla bancarotta fraudolenta.

Ora e' MAXI PROCESSO dato che i due precedenti filoni sono stati riuniti e quindi si tratteranno in un unico procedimento sia i reati fino al 2013 che quelli dal 2013 al 2018.

La prima udienza e' stata fissata per il giorno 1 luglio 2021 avanti alla Corte d'Assise di Vicenza. 

Premio A.R.G.A.V. 2021 alle Mamme No PFAS

18 dicembre 20021 - È con grande gratitudine che condividiamo con voi la consegna del premio ARGAV 2021 che le Mamme No PFAS hanno ricevuto il 18 dicembre scorso.

A ritirare il premio sono andate tre Mamme No PFAS che hanno rappresentato le tre province coinvolte nell’inquinamento: Cristina Cola per Vicenza, Patrizia Zuccato per Padova e Michela Zamboni per Verona.

Grazie di cuore a A.R.G.A.V. Giornalisti Agroalimentari Ambientali di Veneto e Trentino Alto Adige per questo prestigioso riconoscimento del nostro impegno sociale.

Visita in Italia del Relatore Speciale dell' ONU , Marcos A. Orellana

Dichiarazione di fine visita del Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulle implicazioni per i diritti umani della gestione e dello smaltimento ecologicamente corretti di sostanze e rifiuti pericolosi

Marcos A. Orellana durante la sua visita in Italia, dal 30 novembre al 13 dicembre 2021

Introduzione

Desidero anzitutto salutare l'adozione della Legge 68-2015 che ha introdotto nel codice penale italiano la denominazione dei delitti contro l'ambiente, compresi i reati di inquinamento ambientale e disastro ambientale. Prima della legge del 2015, la normativa penale italiana considerava i reati ambientali come illeciti. Ciò ha creato un basso rischio e un'elevata ricompensa per l'attività criminale, che ha alimentato tra l'altro lo scarico illegale e l'incendio di rifiuti pericolosi. La legge del 2015 non solo ha stabilito nuovi reati ambientali, ma ha anche ampliato la gamma di strumenti disponibili per combatterli, tra cui l'estensione della prescrizione (prescrizione), la custodia cautelare e le intercettazioni. Questi cambiamenti sono stati fondamentali per l'efficace indagine e il perseguimento di strutture altamente inquinanti ed Ecomafia.

All'inizio di quest'anno sono state approvate modifiche legislative per accelerare i processi giudiziari. Mentre processi più agili e veloci sono obiettivi meritevoli, mi preoccupano i tempi di prescrizione più brevi per i reati ambientali, poiché la loro complessità richiede spesso tempo considerevole per completare le indagini adeguate. Temo che l'applicazione di tempi di prescrizione accelerati possa portare all'impunità per i reati ambientali.

Accolgo con favore il fatto che l'Italia disponga di forze di sicurezza specializzate per indagare sui reati ambientali: i Carabinieri per la tutela dell'ambiente e la transizione ecologica. Incoraggio le autorità italiane a promuovere iniziative di cooperazione internazionale per condividere la vasta esperienza e competenza dei Carabinieri nella lotta ai crimini ambientali.

L'Italia ha mostrato una forte leadership in materia ambientale, come quando nel 1992 divenne pioniera nella proibizione dell'amianto. In questo contesto, e ricordando questo ruolo svolto dall'Italia, invito oggi l'Italia a ratificare la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti e ad intraprendere azioni decisive per affrontare la contaminazione da PFAS.


Veneto

Sono seriamente preoccupato per l'entità dell'inquinamento da PFAS (conosciuti anche come prodotti chimici per sempre perché persistono e non si degradano nell'ambiente) in alcune zone del Veneto. Più di 300.000 persone nella regione sono state colpite dalla contaminazione dell'acqua con PFAS, compresa l'acqua potabile. I residenti nella zona hanno sofferto gravi problemi di salute, come infertilità, aborti spontanei e diverse forme di tumori, tra gli altri.

La dimensione umana del problema ci è stata illustrata da una delle mamme incontrate durante la visita: “Immagina cosa significa per una mamma rendersi conto di aver avvelenato i propri figli attraverso il latte materno?”

Per diversi decenni l'azienda chimica Miteni ha prodotto PFAS a Trissino (Vicenza) e ha rilasciato i suoi rifiuti senza controllo, inquinando le acque superficiali e sotterranee e la catena alimentare, interessando le zone di Verona, Vicenza e Padova. Sebbene i responsabili dell'azienda sembravano essere consapevoli del rilascio di rifiuti e dell'inquinamento risultante, non hanno offerto misure di protezione adeguate ai suoi lavoratori, né hanno divulgato informazioni sulla gravità dell'inquinamento PFAS.

Nel 2013, il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha informato le autorità regionali della presenza degli inquinanti PFAS. La Regione Veneto ha intrapreso una serie di azioni, come l'installazione di filtri a carbone per la depurazione dell'acqua potabile nelle zone più inquinate e la segnalazione del caso alla Procura. Nel tempo, altre misure hanno incluso la revisione delle autorizzazioni delle aziende che utilizzano i PFAS per stabilire i limiti allo scarico dei PFAS, nonché l'investimento in un sistema di opere pubbliche per portare nell'area acqua non inquinata.

Tuttavia, le autorità non hanno avvertito i residenti delle aree colpite e non hanno diffuso le informazioni sull'inquinamento da PFAS e sui rischi per la loro salute. Alcuni residenti hanno appreso del problema della contaminazione tossica nel 2016-2017, quando la regione ha avviato un piano di sorveglianza sanitaria per la popolazione esposta a PFAS nell'area rossa critica.

Le autorità regionali stanno anche monitorando la situazione sanitaria di alcuni abitanti e di alcuni prodotti alimentari in relazione all'inquinamento da PFAS. Tuttavia, questo monitoraggio è limitato all'area più inquinata, il che solleva serie preoccupazioni, tra coloro che vivono nelle altre aree interessate, sul livello di inquinamento da PFAS nei loro organismi e sulla sicurezza dei prodotti alimentari che consumano.

Prendo atto che il Tribunale di Vicenza ha avviato un procedimento penale per reati ambientali contro 15 imputati coinvolti nelle operazioni Miteni, e ho intenzione di seguirlo da vicino. Prendo inoltre atto che si sono costituite in giudizio alcune parti civili. Nel caso in cui il tribunale dovesse dichiarare la responsabilità civile degli imputati, confido che l'Italia possa cooperare con quelle giurisdizioni in cui gli imputati hanno beni per far valere la decisione del Tribunale, garantire un risarcimento alle vittime e adempiere all'inquinatore principio paga.

Ci tengo a sottolineare che l'inquinamento da PFAS, però, non è limitato all'attività dello stabilimento di Miteni. Risulta anche dalle operazioni di piccole e medie imprese all'interno e all'esterno della regione che utilizzano PFAS nei loro processi di produzione e scarico di acque contaminate, comprese ad esempio le industrie tessili e del cuoio.

Desidero inoltre sottolineare che l'inquinamento da PFAS non è limitato alla regione Veneto. Tra le altre aree, la contaminazione da PFAS è preoccupante lungo il bacino principale d'Italia, la pianura padana. Sono particolarmente preoccupato per la produzione in corso di PFAS da parte dell'azienda Solvay, a Spinetta Marengo, Alessandria, in Piemonte. Questa operazione potrebbe creare un disastro ambientale simile a quello subito dalle comunità colpite in Veneto.

Prendo atto della mancanza della regolamentazione dei PFAS a livello nazionale. Invito l'Italia a compiere i passi necessari verso la restrizione dell'uso di queste sostanze come classe a livello nazionale e ad esercitare una leadership regionale, mentre l'Unione europea si prepara ad affrontare le gravi minacce per la salute e l'ambiente poste dai PFAS.

 

Conclusione

L'Italia dovrebbe intensificare gli sforzi per rimediare agli impatti negativi sul godimento dei diritti umani di decenni di industrializzazione. Le autorità dovrebbero garantire che le industrie utilizzino tecnologie e metodi di produzione che non danneggino la salute dei residenti italiani. Ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente sano e privo di sostanze tossiche.

PFAS VENETO - CRITICITÀ E OBIETTIVI per Conferenza Stampa

Audizione in Commissione Ambiente del Senato

ROMA 29.03.22. Audizione svoltasi in Commissione Ambiente del Senato, in merito al Disegno di Legge 2392 riguardo l’introduzione di limiti di legge nazionali sulla presenza di PFAS nelle acque potabili e nelle acque di scarico.

In rappresentanza delle Mamme No Pfas  sono intervenute Laura Ghiotto e Michela Piccoli   

Riduzione dell’inquinamento da sostanze PFAS - DDL n.2392 - 2° giorno di audizioni


Inaugurazione campo pozzi di Belfiore VR

BELFIORE (VR) 27 luglio 2022 - Un gruppo di Mamme No Pfas ha presenziato all’inaugurazione del campo pozzi di Belfiore, prima tratta che allaccia i paesi della zona rossa alle nuove fonti pulite.

Erano presenti le autorità della provincia di Verona, e rappresentanti della Regione Veneto. L’opera è stata realizzata grazie alla collaborazione di enti e di forze politiche diverse. In rappresentanza delle Mamme No Pfas Annamaria Panarotto, Emanuela Foletto e Laura Ghiotto.

L’opera risponde alla prima domanda dei comitati ambientalisti: l’approvvigionamento di acqua potabile da nuove fonti.

Questo il testo che è stato letto dalla Mamma No Pfas Emanuela Foletto:

«27 Luglio 2022 Una data da ricordare

Una data che ricorda non solo la grande impresa di portare acqua pulita nelle nostre zone contaminate ma anche che è avvenuto un fatto gravissimo: una delle falde acquifere più grandi d’Europa è stato distrutta dall’ignoranza e dalla negligenza umana. Sappiamo che la contaminazione durerà centinaia di anni. Siamo contenti che si sia costruito in brevissimo tempo un nuovo acquedotto ma questo, come tutti sappiamo, non è sufficiente. E’ stata tamponata un’emergenza ma, in questi tempi di cambiamento climatico e in particolare di siccità, dove l’acqua è sempre più scarsa, noi cittadine e cittadini riteniamo urgente e indispensabile intervenire su più fronti. Innanzitutto non è più rimandabile la messa in sicurezza del sito Miteni dove fuoriescono ancora oggi notevoli quantità di inquinanti e procedere urgentemente alla bonifica. E’ inoltre necessario costruire un sistema di controllo e prevenzione per tutelare le falde e le sorgenti acquifere sia in qualità che in quantità. Abbiamo nelle nostre mani una cosa SACRA dal valore inestimabile da cui dipende la nostra vita e quella di tutto l’ambiente e da qui, come è successo tra noi cittadine e cittadini, deve nascere una nuova cultura di rispetto, di custodia e di cura dell’ambiente anche e soprattutto nelle istituzioni. Il nostro impegno sarà di continuare a lavorare sodo e vigilare, come abbiamo fatto finora, sul proseguo dei lavori che, ricordiamo, comprendono anche le tratte provenienti da Recoaro e da Camazzole sul Brenta. La cosa più importante che ci insegnano i disastri come questo è che bisogna lavorare perché non accadano più.»

Un grazie di cuore a chi ha accettato di operare e condividere un bene tanto prezioso come l’acqua, è compito di noi tutti costudirla a conservarla.

MAMME NO PFAS

Vicenza | Padova | Verona

T. 0444 179 30 30

info@mammenopfas.org