PFAS: BONIFICA MITENI SUBITO!

SABATO 25 FEBBRAIO dalle ore 14 alle ore 16 in contemporanea presso:

Ex sito Miteni, località Colombara 91, TRISSINO VI

Comune di Trissino, Piazza 25 Aprile, TRISSINO VI

Regione del Veneto, Palazzo Balbi, Sestiere Dorsoduro, VENEZIA

Ministero dell’Ambiente, Via C. Colombo 44, ROMA

La cittadinanza, i Comitati, le Associazioni e i Movimenti No Pfas del Veneto chiedono la BONIFICA DEL SITO MITENI SUBITO!

Sono passati dieci anni dalla scoperta dell’inquinamento da Pfas e l'ex sito Miteni, individuato dalle autorità competenti quale principale fonte di uno dei maggiori inquinamenti che la storia ricordi, continua ad inquinare la nostra falda, i nostri pozzi, i nostri campi i nostri cibi e il nostro sangue.

È compito degli Enti pubblici far rispettare il cronoprogramma della messa in sicurezza del sito inquinante. Al momento si susseguono ritardi su ritardi. Le istituzioni devono collaborare fra loro e costringere chi ha inquinato alla bonifica immediata.

Allo stesso tempo chiediamo ai Sindaci dei territori inquinati, quali primi responsabili della salute dei cittadini e dei territori amministrati, una forte azione comune affinché, con la bonifica, la fonte inquinante cessi di essere un pericolo.

Ministero e Regione devono mettere a disposizione fondi e studi adeguati, per sostenere il Comune di Trissino in questo disastro ambientale, che coinvolge le tre province di Vicenza, Verona e Padova: 30 Comuni inquinati, 350.000 persone coinvolte, 700 km quadrati di territorio compromesso, la seconda ricarica di acquiferi più grande d’Europa che andrà perduta, senza l’intervento immediato della bonifica.

UNISCITI A NOI PER LA SALUTE TUA, DELLA TUA TERRA E DELLE FUTURE GENERAZIONI

Leggi le pec con le nostre richieste urgenti inviate a:

ICI3 Holding srl, 

AECOM URS Italia spa, 

ENI Rewind spa, 

Viva Life Sciences, 

al sindaco del Comune di Trissino Davide Faccio, 

al Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia 

e al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.

PFAS, pericolosi ubiquitari 


La maggior parte delle indagini sull'accumulo umano delle sostanze PFAS si sono concentrate sulla presenza nel sangue e nel latte materno, mentre pochissimi studi hanno ricercato concentrazioni in altri tessuti.

A supporto di questo vorremmo portare ad esempio uno studio del 2013 effettuato a Tarragona (Catalogna, Spagna) dove sono state analizzate le concentrazioni di 21 PFAS in 99 campioni di tessuti autoptici (cervello, fegato, polmone, ossa e reni) su soggetti che avevano vissuto in quest'area.

Perchè Tarragona ? Il polo petrolchimico più grande dell’Europa meridionale si trova proprio qui, in Catalogna. 

Dall'immagine sotto possiamo notare in che misura e quali composti PFAS si distribuiscano in determinate zone del nostro corpo.

Concentrazioni di vari PFAS (in ng/g) in 5 tessuti umani provenienti da 20 residenti di Tarragona (Catalogna, Spagna) 

L'aspetto piu' preoccupante e' "il travestimento" che queste sostanze PFAS assumono quando si trovano all'interno del nostro organismo, traendo in inganno le nostre sentinelle, ossia i recettori, che le scambiano per sostanze che normalmente dovrebbero essere nel nostro corpo per cui "le fanno entrare"

Esistono anche delle vere e proprie barriere che servono per prevenire l'arrivo di alcune sostanze nocive in aree del corpo particolarmente importanti: la barriera ematoencefalica (che sbarra la strada verso il cervello) e la barriera placentare (che sbarra la strada verso il feto). Purtroppo le PFAS hanno una struttura simile ad alcuni ormoni o ad altre sostanze che servono al nostro corpo, per cui l'efficacia di queste barriere viene meno in quanto appunto vengono riconosciute come utili all'organismo. Stessa cosa avviene nel rene che normalmente dovrebbe espellerle ma che invece le considera utili e le rimette in circolo.

(leggi introduzione dello Studio Perez)

Sei nato tra il 1985 e il 2004?

Hai vissuto per almeno 5 anni nell’AREA ROSSA contaminata da PFAS

Partecipa allo STUDIO CASO CONTROLLO SULLA SALUTE RIPRODUTTIVA IN GIOVANI UOMINI PROVENIENTI DA ZONE AD ALTO INQUINAMENTO DA PFAS

Dai il tuo contributo alla ricerca scientifica prendendoti cura della tua salute!


Facce da Pfas è un progetto delle Mamme No Pfas attraverso il quale le persone, che lo desiderano, possono partecipare liberamente senza alcun vincolo mettendo la propria faccia a testimonianza di quanto accaduto in Veneto. Noi abbiamo usato la fotografia, ciò che ferma il tempo per un millesimo di secondo e ritrae l'espressione dei volti delle persone che con un cartello in mano denunciano e chiedono per loro e le proprie famiglie. 

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